Oggi vorrei presentarvi un prodotto a me nuovo e che si è rivelato da tempo più di una piacevole scoperta. Vi parlo di
Olio Roi.
"Roi" è il soprannome storico di un ramo della famiglia Boeri, che si
occupa di olio da quattro generazioni.

Nella Valle Argentina, dall'inizio del secolo scorso la famiglia
Boeri, riconosciuta in zona col soprannome di
Roi, possiede 15 ettari, 6.000 piante secolari della sola cultivar
Taggiasca, quella che si identifica con la Liguria, specie occidentale.
Oggi l'azienda è di proprietà di
Franco Boeri che collaborato dalla moglie
Rossella
continua con passione l'attività di olivicoltore. L'oliveto è reso
più attuale, come si può fare per alberi secolari, con potature per
abbassare la chioma e permettere una più agevole raccolta sempre manuale
e con la realizzazione di un impianto irriguo a goccia.
Il frantoio Roi si trova
immerso tra i colori ed i profumi della valle Argentina, nell'entroterra
di Sanremo, Riviera ligure di Ponente. A
Badalucco, tra gli ulivi
contorti e i muretti a secco, l’aria sa ancora di mare ma siamo quasi in
montagna, una magica terra di mezzo dove la fatica antica di secoli
dona il suo nettare dorato, l’Olio extra vergine di oliva Taggiasca.
Ho riscontrato qualità e serietà. Contrariamente agli altri oli in commercio, ti indica in etichetta per ogni sua bottiglia dove sono state coltivate le olive, dove sono state molite, in quale giorno, che quantità sono state prodotte. Operazione che merita veraemente tanto e a cui spesso non badiamo. Il prodotto a Denominazione di Origine Protetta è sempre sottoposto a
controlli sul campo, verifiche documentali, analisi sensoriali e
chimico-fisiche, e solamente al termine di questo percorso di controllo
un olio può fregiarsi del prezioso marchio comunitario. La
Spremitura è a freddo per garantire le migliori proprietà organolettiche, nutritive e
di conservazione.
L'oliva Taggiasca è una cultivar di olivo tipica della Riviera ligure.
È così chiamata perché arrivò a Taggia, qui portata dai monaci di San Colombano provenienti dall'isola monastero di Lerino (di fronte a Cannes). Gli innesti di oliva taggiasca furono diffusi in tutta Italia, sebbene la coltivazione maggiore sia sempre rimasta nella provincia di Imperia. Oggi risulta essere una delle olive più rinomate per produzione di olio extravergine e (conservata in salamoia) una delle migliori olive da mensa, poiché il frutto, nonostante le ridotte dimensioni, è molto gustoso.
Una
selezione speciale di olive raccolte nell'uliveto Roi Gaaci di
Badalucco a 500 mt. slm. con 40% di olive verdi, 50% invaiate e 10%
nere. Un olio dolce arricchito da note di frutta secca, con un profumo di buccia di mela verde. Nell'annata 2011/2012 ne sono stati prodotti 1.546 litri
E l'olio
Olio extra vergine di oliva "Monocultivar Taggiasca" 0.5 l E' un olio ottenuto dalla prima spremitura a freddo, con macine di pietra, di olive scelte di Cultivar Taggiasca.
Il colore giallo intenso, l'aroma delicato e il sapore dolce lievemente mandorlato lo caratterizzano.
Ottimo su tutte le pietanze.
Non ho resistito a provare subito anche le
Olive denocciolate. Selezione delle migliori Olive di varietà Taggiasca, denocciolate e conservate sott'olio Extra Vergine d'Oliva.
Ottime con gli aperitivi, con la pasta ed i secondi di cacciagione.
Olive Taggiasche in salamoia. Vasetto da gr. 190S Impareggiabili nell'aperitivo e nelle insalate.
Abbondantemente utilizzate nei primi come nei secondi piatti. Noi le abbiamo subito usate sulla pizza.